Eventi importanti di questa settimana:

La scorsa settimana i mercati azionari hanno registrato un calo a seguito del sentiment instabile dei mercati. Nonostante gli utili più consistenti del produttore di chip Nvidia, il momentum negativo, in particolare per quanto riguarda il settore dell’intelligenza artificiale, ha causato il protrarsi delle vendite. Inoltre, il rapporto sui salari non agricoli migliore del previsto non ha aiutato molto i mercati, pertanto gli operatori dovrebbero aspettarsi che la volatilità continui anche questa settimana.

Tuttavia, un aspetto positivo potrebbe essere il fatto che l’indicatore di paura e avidità mostra già un forte timore nei mercati. Si tratta di un potenziale segnale positivo, poiché il sentiment da quel livello potrebbe quindi iniziare a migliorare, contribuendo a risollevare i mercati.

Una serie eterogenea di dati economici potrebbe fornire ulteriori indicazioni sull’economia, con quello probabilmente più importante che è l’indice dei prezzi PCE core degli Stati Uniti. Con il recente affievolirsi del sentiment positivo nei confronti del rischio, anche la decisione sui tassi di interesse della RBNZ potrebbe essere degna di considerazione.

NZ decisione sui tassi di interesse: si prevede che la Royal Bank of New Zealand taglierà i tassi al 2,25% dall’attuale livello del 2,50%. Il NZD sta attualmente perdendo terreno rispetto alle altre valute. Analogamente all’AUD, il Kiwi sta generalmente procedendo verso livelli più bassi, quando la propensione al rischio nei mercati sta svanendo. Con le recenti turbolenze sui mercati azionari registrate finora nel mese di novembre, anche la coppia di valute NZDUSD potrebbe indebolirsi ulteriormente.

Come mostra il grafico settimanale sopra riportato, il mercato ha registrato un calo costante negli ultimi mesi. Attualmente, il mercato sta operando al di sopra del piccolo livello di supporto a 0,5600. Una rottura di tale zona potrebbe indicare un ulteriore calo dei prezzi verso la zona 0,5550. Attualmente è previsto un taglio dei tassi, ma ciò potrebbe comunque causare un indebolimento della coppia. D’altra parte, l’aumento dei prezzi verso il livello di resistenza tecnica di 0,5800 potrebbe anche essere utilizzato per vendere la coppia di valute a un prezzo migliore. La decisione sui tassi sarà presa mercoledì 26 novembre 2025 alle 02:00 CET.

Indice dei prezzi PCE core degli Stati Uniti: l’indice dei prezzi PCE core è la principale fonte di informazioni utilizzata dalla Federal Reserve per determinare il tasso di interesse futuro. L’aumento dei prezzi potrebbe quindi rafforzare il dollaro, mentre un momentum più debole potrebbe causare un movimento al ribasso del biglietto verde.

Anche il prezzo dell’oro potrebbe subire variazioni in seguito alla pubblicazione dell’indice dei prezzi. I prezzi dell’oro si sono indeboliti rispetto alla forte zona di resistenza intorno al livello di 4.200 USD. Se il mercato dovesse ora spingersi al di sotto della zona psicologica di 4.000 USD, potrebbe verificarsi un ulteriore slancio ribassista. Il prezzo potrebbe quindi scivolare verso l’area di 3.400 USD. Un aumento dell’indice dei prezzi potrebbe causare tale movimento. In tal caso, non sarebbe prevedibile che la FED tagli i tassi per frenare l’inflazione. Ciò, a sua volta, contribuirebbe a rafforzare il dollaro e a far scendere il prezzo dell’oro. L’indice sarà pubblicato provvisoriamente mercoledì 26 novembre 2025.